mercoledì 19 settembre 2012

L'ANSIA

Voglio che adesso qualcuno di questi "illustri" psicologi che sitrovano ovunque spieghi a me, povera ignorante, come si fa a non stare male per qualcuno che conta nella tua vita...
So che non ci si deve aspettare niente da nessuno, che non si deve pretendere da se stessi di essere quel che non si è, che non si deve essere per forza sempre primi o migliori... ma come si fa quando chi ti sta accanto da un giorno all'altro alza un muro impenetrabile e ti fa sentire uno straccio??
Non voglio facili considerazioni, voglio proprio la sequenza delle azioni o pensieri da utilizzare per scacciare questo groppo che dalla gola scende fino allo stomaco e che rimarra' li' finche non riusciro' ad abbattere quel muro!!!!
Oggi ho letto." ... non bisogna combattere l'ansia, dobbiamo cedere ad essa. Dobbiamo imparare a non pretendere niente da noi stessi, dobbiamo fare le cose per come le sappiamo fare non per come dovrebbero essere fatte. L’idea di non migliorarci ci può regalare uno stato di pace, non dobbiamo avere alcuna aspettativa ma essere semplicemente presenti nelle azioni che facciamo. Bisogna che impariamo a non guidarci e a non dirci sempre “sei andato bene” o “non sei andato bene”. Spesso nella vita di tutti i giorni ci sforziamo di voler essere agli occhi degli altri un modello, un punto di riferimento, una persona sulla quale poter contare; cerchiamo sempre di fare la cosa giusta nel momento giusto, di accontentare tutte le richieste che ci vengono fatte dalle persone che amiamo. Ma quando tutto questo ci allontana dai nostri veri desideri, quando ci imponiamo di essere quel modello a tutti i costi, allora la nostra psiche si ribella a quell’Io troppo rigido che non ci permette più di esprimerci come dovremo. Dobbiamo accogliere l’ansia come un consiglio che ci viene dato dal nostro corpo che in qualche modo non vuole più sottostare a quella figura di perfezione che ogni giorno ci sforziamo di essere."
All'inizio ho detto:" wow...belle parole... ma tradotto in pratica???" Lo so che trovero' il modo, so di poterlo trovare, ma nel frattempo chi mi ripaga di questa sofferenza?? Vorrei a volte essere INSENSIBILE  a tutto... ma non lo sono ... e me ne devo fare una ragione

venerdì 10 agosto 2012

Modello Standard o Unico?

No non si tratta di un nuovo modulo fiscale da riempire per pagare qualche tassa tranquilli!!!

Oggi ho letto una delle migliaia di citazioni che appaiono su Facebook e mi è rimasta nella mente da stamattina... Ci stavo riflettendo su:
 "OGNUNO E' UN GENIO. MA SE SI GIUDICA UN PESCE DALLA SUA ABILITA' AD ARRAMPICARSI SUGLI ALBERI, LUI PASSERA' LA VITA A CREDERSI STUPIDO. A. Einstein"

Il problema fondamentale è che qui non viene piu' valorizzata la singola unicita' di un individuo, ma vengono dettate delle regole a cui ci si deve conformare per RAGGIUNGERE IL TARGET!!!

Che frase!! Quante volte l'ho sentita dire... E' come dire: "Fa' come ti pare, striscia, corri, lamentati, ridi, ma la cosa importante è che raggiungi l'obbiettivo comune"... e i miei di obbiettivi??? No quelli lasciali da parte che non contano...

C'è la tendenza a creare uno standard di qualsiasi oggetto, ma a quanto pare anche di persone... Io per mia fortuna, mi sono sempre sentita fuori dal coro e anche se in passato è stato difficile, ora ne sono felice... ma quanta amarezza vedere tutti questi junior e senior consultant comportarsi come macchine, automi senza una propria opinione, visione dell'attivita'...

Io credo che agli obbiettivi si possa arrivare anche attraverso altre strade cosiddette alternative, ma magari piu' in sintonia con la persona che le percorre... omologare non è mai stata una pratica cosi' proficua!!!

Di sicuro questa non è la filosofia di una gran parte dei datori di lavoro, ma è la mia di filosofia!!! E la devo difendere come devo difendere la mia unicita' di fronte ad una sconsiderata omologazione delle personalita'!!!!!

martedì 10 aprile 2012

IMPARARE A DIRE DI NO

Devo scriverlo grosso davanti agli occhi ogni volta che parlo con qualcuno.... Ho la stramaledetta abitudine di pensare che gli altri si possano offendere se dico di no ad una qualsiasi proposta mi viene fatta....e cosi' spesso mi caccio in situazioni insostenibili e dico di si' a cose per cui non ho il minimo interesse!!!!

Credo che la migliore cosa da fare sia ascoltare il mio istinto: raramente ha sbagliato e me ne sono accorta quando non gli ho dato retta.... Se la senzazione che ti crea la persona, la proposta etc... non è positiva o è neutra... IMPARA A DIRE DI NO!!!

Non è facile per una che è venuta su col pallino di non farsi criticare mai e anzi di passare inosservata agli altri, quasi anonima, quasi che mi vergognassi di quello che ero o pensavo!!!

Forse sono retaggi di un educazione al rispetto inculcata da bambina o forse sono proprio cosi' e la bassa autostima che AVEVO di me ha permesso che pur di non escludere nessuno, accettassi sempre quel che mi veniva propinato.... SBAGLIATISSIMO!!!!!

Ora voglio imparare a dire di no!!! Come fare.... Ricordarsi di ascoltare il proprio cuore e le proprie senzazioni prima di pensare a quello che potrebbe "pensare" la persona che ho di fronte!!!

Sembra banale lo so... ma per me non lo è!!!! Io sono quella che cerca di raggiungere sempre un compromesso e quindi di far del bene a tutti .... dimenticandomi di FARNE A ME STESSA!!!

Come fare? Imparare ad esternare di piu' quello che penso... ma non è facile!!! Ci sono situazioni che creano ansia e stress... e ricompare il nodo alla gola!!! Comunque con diplomazia e savoir faire ci riusciro'!!!!!

A presto

Ery

venerdì 6 aprile 2012

LA RIBELLIONE

Rivoluzioni, Ribellioni...mi son sempre detta che non facevano per me. Il perche' non lo so, ma il ricorrere alla violenza per far comprendere le mie ragioni mi ha sempre inorridito e infastidito (anche perche' ho una fottuta paura di chi potrebbe farlo a me!!).

Sul web invece si parla solo di ribellarsi ad uno stato di cose che EVIDENTEMENTE non vanno piu' e che soffocano quello che un tempo era il ceto medio borghese...

Non sono uno statista e lungi da me proporre soluzioni ad una situazione politco-economica così ingarbugliata, fatto sta che non mi sento a mio agio al pensiero di MARCIARE SU ROMA!!!!

Non so se sia paura, ma non credo... E' piu' una voglia di confronto sano e civile (se ancora si puo' usare questa parola) non partendo prevenuta e credendo in quella parte di dirigenti e politici che stanno tentando di far girare un sistema senza doppi fini.... Certo ce ne saranno pochi, ma voglio credere in quei POCHI ELETTI perchè se qualcuno crede in me mi rende capace di muovere anche le montagne e quindi Voglio credere in queste persone....

Forse è utopia, ma non vorrei distruggere un mondo che abbiamo costruito con cosi' tanti sacrifici per poi ricominciare da capo... vorrei mostrare ai miei figli che l'onesta' esiste e che ripaga....

Intanto comincio da me....

A presto.

Ery

sabato 31 marzo 2012

LA NORMALITA'

Mi chiedo spesso cosa sia.... se è qualcosa di standard o se invece è personale.

 Se la normalita' è un parametro attraverso il quale gli altri ti giudicano allora non ne voglio fare parte... preferisco essere anormale o STRANA  come dice qualcuno!!

 Se me lo avessero detto anni fa, ci sarei rimasta male e ne avrei sofferto, il non essere accettati quando gia' di per se non ci si accetta è terribile!!!

Arrivare all'accettazione di se stessi è un lungo processo che passa anche per il giudizio degli altri; per mia sfortuna io ero una di quelle che pensava sempre al giudizio altrui e agiva di conseguenza....

Non c'è cosa piu' sbagliata di questa e anche se a volte ci ricado, ho imparato che nulla è piu' importante della propria OPINIONE anche se la stessa si rivela sbagliata...l'importante è ammetterlo umilmente. E' piu' facile di quello che puo' sembrare!!!

Continuero' a provare...

Ery
PENSIERI ERRANTI

Oggi mi sono alzata chiedendomi perche' mi turbino cosi' tanto alcune "dottrine", chiamiamole cosi', che a sentirne parlare sembrano rivelatrici di grandi conoscenze e invece a pensarci in solitudine mi creano disagio, un nodo alla gola, un'ansia indescrivibile...

Sara' che non amo le generalizzazioni e invece questi "movimenti" creano codici per ogni situazione generalizzando le sensazioni che prova la persona che le vive.

Io sono sostenitrice delle differenze: ognuno di noi ha delle peculiarita' da coltivare e non esiste ricetta uguale per tutti; anche i difetti sono da difendere perchè a volte sono proprio quelli che determinano una personalita' completa.

Spero di tenere sempre a mente questi pensieri....Li ho scritti anche per questo!!! E spero di crescere i miei figli con questo sano culto della differenza!!!

Ery


venerdì 23 marzo 2012

CAMBIARE VISIONE

Gia' ... cambiare visione... cambiare prospettiva...Mi sono accorta che occorre farlo di tanto in tanto. E' un po' un aggiornamento della propria esistenza, serve a ricaricare un po' le pile e a ripartire piu' motivati.
Questo pensiero mi è arrivato osservando mia figlia fare i compiti.... doveva disegnare oggetti da varie angolazioni e naturalmente gli oggetti si presentavano diversi in ogni angolazione pur essendo sempre gli stessi.
Penso che anche noi umani siamo da osservare in questo modo: ogni nostra sfaccettatura ha un suo perche' e puo' essere utile analizzarle tutte per capire nuovi atteggiamenti o anche vecchi difetti o pregi...
Il problema è che a volte siamo fossilizzati sulla nostra visione attuale delle cose e il ribaltare tali convinzioni crea disagio, a volte ansia o addirittura panico in qualcuno; ma non è cosi' terribile: ho scoperto che mi piace cambiare idea sulle cose, sulle situazioni e soprattutto sulle persone. Mi piace essere stupita ogni volta da questi nuovi pensieri... mi ricorda un po' quando da bambina aspettavo il voto su un compito in classe... quell'attesa, quella trepidazione la rivivo ogni volta che mi accorgo che la mia visuale su qualcosa cambia completamente.
Qualcuno potrebbe sostenere che magari vado come va il vento... non so ... potrebbe anche essere, ma sento che invece ogni volta che ascolto questi nuovi pensieri sono sempre piu' vicina alla mia anima e imparo ad ascoltarmi ogni volta di piu'. E allora perche' non provare???

giovedì 16 febbraio 2012

VOLTARE PAGINA

Voltare pagina è difficile, ma ci sono momenti in cui lo schema in cui vivi si rompe ed è necessario riadattarti e riadattare la tua famiglia ad un CAMBIAMENTO. Fino a pochi anni fa questa parola mi attraeva, mi spingeva a cercare, a buttarmi nelle cose; ma non avevo che la mia di responsabilita'. Ora con due meravigliose figlie non posso rischiare ad occhi chiusi, devo ponderare le mie scelte, e anche se doloroso, a volte occorre rinunciare a qualche treno per aspettare quello dopo...perche' lo so che arrivera' un'altro treno e io saro' li' pronta ad aspettarlo.
Ora devo aspettare, fermarmi e come dice qualcuno "centrarmi" e far "centrare" anche chi mi ama... E' strano a 35 anni ritrovarsi con l'ansia alla gola, come in un vortice di emozioni, situazioni, confusioni, ma credo sia questo che mi serve per salire "ad un livello superiore".
Un passo avanti l'ho fatto: annullare il giudizio degli altri per prendere in considerazione il Mio di giudizio, perchè in fondo sono Io che conto, se io non sono al meglio, se non riesco a dare il meglio, anche chi è vicino a me ne soffre. Malumore, scontento, pigrizia, musi lunghi, lamentele... di questo si vive ultimamente.
Ora voglio cambiare rotta; non voglio piu' stare ferma in questo piccolo porto, voglio dirigermi col sole verso il mare aperto, senza correre, godendo del vento tra i capelli e sulla pelle...
In fondo credo sia questo il senso della mia vita ora: vivere il mio presente al meglio e vedere la mia famiglia felice di stare insieme a me!! Certo il cambiamento non è dietro l'angolo, anzi sono in agguato nuove situazioni deprimenti ogni giorno, ma è questa la sfida vera, il CAMBIAMENTO vero... accettare che ci siano nuovi problemi ogni giorno e darsi da fare per risolverli. Nessun problema, Nessuna vita, Nessun sorriso a problema risolto... E ora mi rimbocco le maniche e comincio a voltare pagina!